GLI ZOO E I BIOPARCHI LUOGHI PREZIOSI PER LA BIODIVERSITÀ?
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha fatto visita al bioparco di Cumiana "ZOOM" e ha dichiarato ai giornali che è un “Luogo prezioso per la tutela della biodiversità”.
Il Tavolo Animali & Ambiente gli ha scritto una lettera, firmata da Enrico Moriconi, medico veterinario e consulente in Etologia e Benessere degli Animali, in cui si dimostra con dati di fatto che zoo, bioparchi e simili non tutelano affatto la biodiversità.
Ecco il testo della lettera inviata al presidente Cirio:
"Gentile Presidente Alberto Cirio,
siamo rimasti molto sorpresi dalle sue affermazioni su Zoom e vorremmo spiegarLe la realtà delle strutture che ospitano animali esotici, Zoom al pari di tutte le altre.
In primo luogo è un errore madornale affermare che zoo, bioparchi e simili tutelino la biodiversità, infatti sono circa 5926 le specie catalogate dall'International Union for the Conservation of Nature (IUCN) in via di estinzione, ente indipendente e il più importante in materia, delle quali solo circa 120 (pari al 2%) sono coinvolte in programmi internazionali di allevamento negli zoo. Affermare che zoo e simili, come Zoom, tutelino la biodiversità è semplicemente un errore madornale, per non dire di peggio. Inoltre poiché gli animali negli zoo sono frutto di incroci tra linee genetiche diverse gli eventuali nati non mantengono il patrimonio genetico originale per cui accade che spesso i nati sono uccisi proprio per non inquinare ulteriormente la genetica. Anche quantitativamente le nascite sono irrisorie, è stato calcolato ufficialmente che le nascite degli elefanti nelle strutture non riescono neppure a riempire i vuoti lasciati dalle morti. La cosiddetta tutela della biodiversità è una favola buona per difendere l’indifendibile dal momento che per una vera tutela dovrebbe esserci la possibilità di arricchire numericamente le specie a rischio in natura non rinchiudendole in spazi ristretti e soprattutto la tutela della biodiversità si effettua in natura evitando di uccidere gli animali, non solo gli esotici ma anche quei selvatici che sopravvivono con difficoltà alla caccia.
Oltre a questo, una persona che, come Lei, si dice sensibile alle condizioni degli animali dovrebbe sapere che nelle strutture gli animali esotici vivono in modi assolutamente contrari alle loro necessità e bisogni, costretti a ritmi di vita che privilegiano gli interessi umani, obbligati a essere sempre visibili quando avrebbero bisogno di riposo al riparo dallo sguardo e dalla presenza delle persone, senza riguardo ai loro cicli circadiani per cui non possono riposare di giorno come vorrebbero e invece sono inattivi alla sera e al mattino quando al contrario si dedicherebbero alle loro attività peculiari.
Presidente Cirio, Lei che poteva, ha chiesto di vedere i ricoveri notturni, che sono vietati alle persone normali, dove gli animali trascorrono la gran parte del loro tempo, per osservare le condizioni dei locali e quali situazioni offrono?
Si prenda un poco di tempo, Presidente Cirio, e legga un solo documento “Are wild animals suited to a travelling circus life?” di Iossa, Soulsbury e Harris della School of Biological Sciences, Woodland Rd, University of Bristol, Bristol BS8 1UG (2009), o se ne faccia fare un riassunto, e troverà un’abbondante raccolta bibliografica delle conseguenze negative per gli animali esotici non solo nei circhi ma anche negli zoo e vedrà che cambierà le sue affermazioni e non si lancerà più in dichiarazioni che suonano di pubblicità per strutture che non offrono paradisi a buon mercato per gli animali esotici."
Cordialmente,
Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Enrico Moriconi
Medico veterinario, Consulente in Etologia e Benessere degli Animali