Veleni per Topi


Quanto sono nocive le esche avvelenate e le esche con colle per uccidere i topi. Molti le usano per contenere il diffondersi dei topi che possono creare danni in genere, anche rosicchiando i cavi elettrici, ecc. ma soprattutto perché i topi fanno ribrezzo. Però non sanno che il topo è molto utile nella catena alimentare: tanti animali, uccelli e mammiferi li catturano per cibarsi, contribuendo all’equilibrio della specie. Se i topi scomparissero dalla terra, molte altre specie si estinguerebbero, come i rapaci diurni e notturni, le volpi ecc.

Quanto sono nocive le esche avvelenate e le esche con colle per uccidere i topi

Molti le usano per contenere il diffondersi dei topi che possono creare danni in genere, anche rosicchiando i cavi elettrici, ecc. ma soprattutto perché i topi fanno ribrezzo.
Però non sanno che il topo è molto utile nella catena alimentare: tanti animali, uccelli e mammiferi li catturano per cibarsi, contribuendo all’equilibrio della specie.
Se i topi scomparissero dalla terra, molte altre specie si estinguerebbero, come i rapaci diurni e notturni, le volpi ecc.
Capita diverse volte di trovare rapaci morenti, portati in un Centro di Recupero dove viene diagnosticato che all’origine del danno vi è l’ingestione di un topo avvelenato.
A volte questo capita anche  ai gatti che trovano, specialmente nelle case di periferia, un topo morto o morente per aver ingerito un’esca.
Vi è chi beceramente sparge il contenuto delle esche, in genere granelle trattate con veleno, lungo le piazze o le vie dove si posano per mangiare i colombi: anche in questo caso c’è il rischio che i volatili vengano catturati dai loro predatori naturali.
Vi è anche l’abitudine di mettere le trappole con all’interno le colle. In questo caso non provocano la morte di altre specie, ma capita anche che uccelli si posino nella trappola, magari perché lasciata aperta o finita in una zona dove possono posarsi. Anche questi animali fanno una triste fine: rimangono appiccicati ed è difficile staccarli senza far loro male e pulire poi le penne.
Alla base del problema non sono gli animali, ma l’uomo che non usa mezzi ecologici e non prende le precauzioni per contenere l’impatto con l’ambiente urbano.
Il topo si può benissimo catturare con trappole a gabbietta con sportello per poi andarlo a liberare in campagna. Si possono usare anche dei prodotti repellenti che allontanano il roditore, ma sono poco commercializzati nei negozi.
Per i piccioni, bisogna chiudere tutti gli accessi nelle abitazioni dove vanno a riprodursi (chiudere con reti metalliche i finestrini dei sottotetti). I colombi si moltiplicano in funzione al territorio e alle possibilità di riprodursi. Importante è non dare da mangiare cibo della cucina, ma solo granella. Non è indispensabile per la loro sopravvivenza nutrirli; per mangiare e per bere, se non trovano in città, si spostano in periferia e abbandonano il nido durante la cova, impedendo la schiusa delle uova.

Giuseppe Ranghino - LIPU Biella e Vercelli

 

 

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